Festival dello sviluppo sostenibile 2023

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Dal 22 al 24 settembre 2023 al parco Alveare verde si svolge la quinta edizione del Festival dello sviluppo sostenibile, il cui tema quest’anno sono le Comunità energetiche rinnovabili e solidali

Avigliana, 15 settembre 2023 – Da 5 anni ad Avigliana nel mese di settembre si svolge il Festival dello Sviluppo sostenibile, organizzato dall’assessorato all’Ambiente del Comune e dall’associazione Amandoli in collaborazione con le Guardie ecologiche volontarie della Città metropolitana, Fiab, Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte Liguria e Valle d’Aosta, Conisa, Pro Natura Torino, Coop, Acsel Spa, Ecovolontari Avigliana, Ente di gestione dei parchi delle Alpi Cozie, Guardie di Fareambiente, Legambiente.

«Questa quinta edizione del festival – afferma Stefano Ditella, assessore all’Ambiente –rappresenta una grande occasione di confronto con la cittadinanza, alla presenza di esperti del settore, su uno dei temi che ci vedrà più impegnati nei mesi a venire: la costituzione di una Comunità energetica rinnovabile e solidale. Perché possiamo al contempo abbattere le emissioni e la povertà energetica».

Mentre nell’edizione dello scorso anno il focus era sull’acqua, quest’anno infatti il tema del festival sono le Comunità energetiche rinnovabili e solidali. Se ne parla da alcuni anni con lo scopo di incentivare le cosiddette “reti intelligenti” (smart grid) e lo scambio di energia (elettrica e termica) fra Amministrazione pubblica, imprenditori e comuni cittadini che la producono e la consumano all’interno di un territorio limitato (come potrebbe essere un grosso Comune o l’intera Valle di Susa). La legge nazionale prevede che le Comunità energetiche locali possano avere una “taglia minima” a partire da quella di un condominio, per cui chi volesse installare per esempio dei pannelli fotovoltaici, o mettere delle pompe di calore, per generare e consumare energia a chilometro zero non avrebbe da fare altro che convincere gli altri inquilini del proprio condominio a condividere questa “conversione verde”. Per riuscire ad arrivare invece alla costituzione di una Comunità energetica locale a livello comunale (o addirittura sovra-comunale), sono necessari passaggi burocratici che stanno allungando i tempi di realizzazione, ma se nel frattempo si sarà già costituita una rete di cittadini interessati a far parte di questa rete, il vantaggio sarà ancora più ampio e sarà possibile a lungo termine evitare la dipendenza dalle fonti energetiche fossili.

Nel corso del festival sono previste numerose iniziative sull’ambiente e lo sviluppo sostenibile, come Puliamo il mondo di Legambiente con due uscite sul territorio una delle quali coinvolgerà le scuole nella raccolta dei rifiuti abbandonati, mentre l’altra sarà rivolta ai cittadini: ai partecipanti delle classi prime saranno consegnate le borracce di Smat. Gli studenti dai 6 ai 14 anni  saranno inoltre coinvolti nell’iniziativa “La capsula del tempo”: gli elaborati degli studenti sul tema «Come immagini Avigliana nel 2050? – con specifico riferimento all’ambiente» saranno inseriti in una capsula che sarà custodita presso l’archivio storico comunale.

Non mancheranno le escursioni (nella Zona naturale di salvaguardia della Dora Riparia), la proiezione del film al Fassino “Antropocene, l’epoca umana”, il mercatino dei prodotti riciclati, biologici e sostenibili, showcooking, spettacoli teatrali, concerti, attività ludico creative sulla mobilità sostenibile a cura di Fiab, bici e dintorni.

Nella giornata di domenica 24 sono previsti momenti di approfondimento con tre tavole rotonde a partire dalle 10,30 sulle Comunità energetiche, nelle quali interverranno esperti di Cer in Italia. È quindi importante la partecipazione della cittadinanza. A seguire ci sarà anche una dimostrazione pratica del funzionamento di un pannello fotovoltaico.

In caso di maltempo la manifestazione sarà rimandata a domenica 1 ottobre.

I vantaggi della Cer
Una Comunità energetica può generare vantaggi sia di tipo economico diretto, perché tramite l’implementazione di “reti intelligenti” diventa possibile razionalizzare i consumi energetici a seconda degli orari di immissione e prelievo dalla rete, sia di tipo indiretto, in quanto le fonti rinnovabili potrebbero offrire un’adeguata risposta alla domanda di elettricità e calore creando valore e nuova occupazione (con installazione e manutenzione di impianti sul territorio). Inoltre tutto questo porterebbe anche a vantaggi per il clima in generale perché, oltre a responsabilizzare gli utenti/produttori relativamente ai consumi, utilizzare una filiera corta dell’energia, ma soprattutto la circolarità della stessa, permetterà di allontanarsi progressivamente da fonti fossili per orientarsi su fonti reperibili localmente. Per esempio la filiera del legno o piccole centrali idroelettriche, oltre che i “tetti fotovoltaici”, senza contare anche il risparmio energetico dato dalla coibentazione degli edifici.

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