L’ultimo saluto di Avigliana a Remo Castagneri

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Si svolgeranno oggi venerdì 6 maggio a Drubiaglio i funerali dell’ex sindaco di Avigliana Remo Castagneri che amministrò la città dal 1997 al 2002, fu anche assessore e consigliere comunale. L’Amministrazione esprime profondo cordoglio. Il sindaco lo ricorda come un punto di riferimento

Avigliana, 5 maggio 2022 – È scomparso a 78 anni compiuti da poco Remo Castagneri, sindaco di Avigliana dal 1997 al 2002, assessore alla Cultura e al Turismo nel quinquennio precedente, consigliere comunale dal 2002 al 2007. I funerali avranno luogo venerdì 6 maggio alle 15,30 alla parrocchia di Sant’Anna a Drubiaglio. Castagneri, nato nel 1944, si è spento per un malore improvviso nella notte tra martedì 3 e mercoledì 4 maggio 2022. La sua ultima apparizione in pubblico è molto recente e risale a sabato 30 aprile. Nel corso del suo mandato come sindaco era riuscito a ottenere i fondi per il Piano di recupero urbano grazie al quale è stata eseguita la ristrutturazione della casa del Beato Umberto, il restauro della scuola Norberto Rosa e alcune opere pubbliche tra cui la sistemazione del borgo Vecchio, la piazzetta di via XX Settembre, i lavori del centro culturale di Avigliana La Fabrica, opere e interventi di cui ancora oggi beneficia la collettività. Nel corso del suo mandato è stata anche risistemata e inaugurata la pista circumlacuale sul Lago Grande. I colleghi di Giunta lo ricordano come una persona molto cordiale, un uomo di una grande cultura e di grandi capacità, era noto per il suo spirito sagace e ironico e per la sua generosità. Oltre a essere stato amministratore era veterinario dell’Asl To3.

Il ricordo del sindaco
«Remo è stato per me sempre un punto di riferimento. Sul piano amministrativo, anche se a distanza di anni, abbiamo ricoperto entrambi prima la carica di assessore alla Cultura e al Turismo e poi quella di sindaco. Ma è sul piano umano che ci trovavamo ancora più in sintonia: ho sempre ammirato il suo non accontentarsi di stare in superficie, ma di andare in profondità delle cose e restituire spesso una versione diversa dalle apparenze. Con l’avvio dei lavori dell’Alveare verde il rapporto si è poi ulteriormente intensificato. È come se l’aver visto finalmente concretizzarsi un sogno che lui stesso aveva contribuito a delineare gli avesse dato una nuova spinta a condividere idee e progetti. Negli ultimi due anni sono tante le telefonate che ci siamo scambiati, l’ultima proprio il giorno prima di lasciarci così all’improvviso dopo l’ultimo abbraccio di sabato scorso che considero un dono assai prezioso e un ricordo che porterò sempre nel cuore. Ci mancherà molto la sua sensibilità e la sua ironia, i suoi insegnamenti fondati sul privilegiare il concetto dell’essere rispetto all’avere e sul ritenere la persona il fine e l’economia un mezzo».

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