Il centro culturale di Avigliana fondato da Manuela Matlì ha partecipato alla decima dizione 2019 della Fabbrica nel paesaggio, il concorso dei club Unesco che si è tenuto a Foligno
Nel corso di una breve cerimonia sabato 15 febbraio 2020 alle 11, nella sala consiliare del Comune di Avigliana in piazza Conte Rosso, la professoressa Maria Paola Azzario, presidente del centro Unesco di Torino, ha consegnato a Manuela Matlì, presidente del centro culturale Vita e pace l’attestato di partecipazione alla decima edizione del concorso dei club Unesco “La Fabbrica nel paesaggio“, in applicazione degli ideali Unesco e per la diffusione della cultura del territorio e del paesaggio.
La candidatura di Vita e pace è stata appoggiata e avvalorata proprio dal Centro per l’Unesco di Torino, che ha sostenuto la peculiarità della “fabbrica” individuata nella chiesa di Santa Maria Maggiore in Borgo vecchio di Avigliana. Il Centro culturale la gestisce infatti in comodato d’uso su concessione della parrocchia di Avigliana e nel corso di questi anni ha effettuato interventi di ristrutturazione. Ai fini della partecipazione al concorso Unesco sono stati illustrati i restauri rapportati all’inserimento della chiesa nel paesaggio naturale, storico e culturale nel corso del ventennio di gestione dell’associazione.
Vita e pace nasce infatti nel 1999 su iniziativa di Manuela Matlì con l’obiettivo di trovare uno spazio adeguato per l’esposizione permanente di un crocifisso vuoto e di 23 statue a grandezza naturale, scolpite dalla madre. Le opere della carismatica scultrice Elsa Veglio Turino, descrivono le stazioni della passione di Cristo. Grazie alla disponibilità di don Roberto Balbiano di Avigliana, in accordo con la Curia vescovile, la chiesa di Santa Maria maggiore viene quindi messa a disposizione dell’associazione che nel corso degli anni riesce a reperire i fondi per una completa ristrutturazione. Vita e pace diviene così un luogo di arte e cultura, come tramite tra la realtà e lo spirito, attraverso conferenze, convegni, eventi e concerti in Santa Maria. Il borgo medievale di Avigliana ha potuto così beneficiare della presenza di un polo culturale, di un cuore che batte, come ama definirlo Manuela Matlì che per 15 anni tutte le domeniche ha accolto chiunque arrivasse nella sede di Vita e pace.
«Essere nominati dall’Unesco – spiega Manuela Matlì – è una bella pubblicità per la città di Avigliana e per l’associazione. Oggi possiamo mettere il bollino dell’Unesco, di cui facciamo parte, nelle nostre iniziative e ne siamo molto onorati. E questo è potuto avvenire grazie alla presentazione da parte del club Unesco di Torino che ringraziamo nella persona della presidente, la professoressa Maria Paola Azzario».
«Siamo molto onorati – dichiara Andrea Archinà, sindaco di Avigliana – che una realtà associativa e culturale come Vita e pace dia lustro alla Città di Avigliana attraverso la partecipazione al concorso dei club Unesco. Ringraziamo la presidente Manuela Matlì per la sua tenacia e passione, grazie alla quale in questi anni la chiesa di Santa Maria maggiore è stata restituita alla collettività ed è divenuto importante luogo di promozione della cultura e dell’arte. Un’iniziativa che si inserisce appieno nel percorso di avvicinamento che la Valle di Susa sta facendo verso l’Unesco con il percorso di candidatura della Sacra e della Via Francigena».
[…] di volontari, nel 1984 iniziarono importanti interventi strutturali. Oggi la chiesa è sede del centro culturale Vita e pace che, da oltre vent’anni, promuove i lavori di restauro e le indagini archeologiche e ospita la […]