Spazio al pianoforte

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Nuovi concerti domenicali di Vita e pace alla chiesa di Santa Maria Maggiore in borgo vecchio

Avigliana, 30 settembre 2024 – In occasione della Settimana della Cultura promossa da Univoca, dedicata al tema L’Arte avrà cura di te, l’associazione Vita e pace Odv organizza due appuntamenti culturali presso la chiesa di Santa Maria Maggiore in borgo vecchio, ad Avigliana, nelle domeniche del 6 e 13 ottobre, con il patrocinio del Comune di Avigliana.
Le settimane della Cultura di Univoca coinvolgono numerose associazioni culturali, dando loro visibilità e promuovendo le iniziative orientate alla tutela e valorizzazione dei beni culturali: attività fondate sui valori di gratuità e servizio che favoriscono l’incontro tra studenti, cittadini e il mondo del volontariato culturale. Il primo appuntamento di ottobre vedrà protagonista il pianista Massimiliano Génot, che presenterà un concerto dal titolo “La tastiera della nuova Italia – Slanci patriottici e intimi turbamenti nel pianismo italiano tra Otto e Novecento”. L’artista esplorerà il repertorio dei compositori italiani che, tra il XIX e il XX secolo, hanno saputo fondere l’espressione artistica con le tensioni patriottiche e sociali del tempo. La sua esibizione rappresenterà un’opportunità unica per riscoprire il fascino della musica pianistica italiana, in uno spazio storico e artistico di grande rilevanza, offrendo al pubblico un’esperienza culturale ricca di significato e profondità.

Ingresso libero
Per motivi di sicurezza non si potrà superare la capienza massima di 120 persone della chiesa. Per info e prenotazioni chiamare il 3381213863.

Programma di Sala
Giuseppe Unia (1818-1871; allievo di Hummel, primo pianista-compositore alla corte di Vittorio Emanuele
Re d’Italia)
 Grande Sonata per pianoforte “Appassionata” in re minore (1863) (primo e quarto movimento) e Notturno patetico
Tito Piccoli (pianista compositore attivo nella seconda metà dell’Ottocento)
 Il volontario (1866) romanzetto melodico per pianoforte (e voce recitante ad libitum)
Costantino Palumbo (1843-1928; allievo del grande S. Thalberg, di scuola napoletana)  Nella notte e Cavalieri arabi
Alessandro Longo (1864-1945; storico esponente della scuola napoletana)
 Dagli studi per le ottave op.48. (1909), Bourrée-Sarabanda, Preludio- Intermezzo
Federico Bufaletti (1866-1936; di studi napoletani, rifonda la scuola pianistica torinese)
 Mazurca di Severina, Dai feuilles d’album op.2: Pierrot-Pierrette, Scène d’amour e Noces-
Valses
Pietro Floridia (1860-1932; studia a Napoli per trasferirsi in seguito negli USA)
 Falene op.14 n.2 (1903)
Leone Sinigaglia (1868-1944; muore a Torino al momento dell’arresto da parte delle SS)
 Capriccio op. 24 n.1 (1901)

Il pianista
Massimiliano Génot, nato a Pinerolo nel 1968, si è imposto nel panorama musicale internazionale grazie a un percorso formativo e professionale di grande prestigio. Inizia gli studi di pianoforte al Civico Istituto Musicale Corelli di Pinerolo, dove il suo talento viene subito notato. Sotto la guida di G. Sartorio, si diploma in Pianoforte con il massimo dei voti al Conservatorio “G. Verdi” di Torino, raggiungendo traguardi significativi anche in Composizione. Dopo aver perfezionato le sue abilità con grandi maestri come A. Ciccolini e M. Tipo, Génot ottiene diversi riconoscimenti, tra cui il “Premier Prix de Virtuosité” al Conservatorio di Ginevra. La sua carriera si arricchisce d’importanti esperienze concertistiche: ha suonato in prestigiosi teatri italiani e internazionali, da Milano a Tokyo, da Amburgo a Buenos Aires, conquistando un pubblico sempre più vasto. Il suo CD di debutto, una registrazione de “La Scuola della Velocità” di Carl Czerny, ha ricevuto il premio della Fondazione Caruso, segno di un riconoscimento crescente della sua arte.
Génot ha partecipato a festival e rassegne, distinguendosi per la sua interpretazione di compositori classici come Liszt e Rachmaninov, per cui ha ricevuto il Premio Federico Ghedini. La sua passione per la musica storica lo ha portato a collaborare con F. Ponzi per il restauro e la riscoperta di pianoforti d’epoca, esibendosi su strumenti storici in importanti produzioni. Come direttore artistico dell’“Associazione per la Riscoperta del Patrimonio Musicale Piemontese”, ha lavorato per valorizzare compositori dimenticati come L. Sinigaglia e G. Unia, contribuendo a una più ampia riscoperta della musica piemontese. Génot è anche un docente stimato al Conservatorio “G. Verdi” di Torino, dove condivide le sue conoscenze attraverso corsi di Tecnica Pianistica e Improvvisazione crossover.
La sua collaborazione con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, in opere come la Messa da Requiem di Verdi, testimonia la sua continua partecipazione alla vita musicale italiana. Con un’attività che spazia dalla performance alla didattica e alla ricerca, Massimiliano Génot rappresenta una figura di spicco nella scena musicale contemporanea, unendo tradizione e innovazione, e continuando a ispirare le nuove generazioni di musicisti.

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