Le acque del Lago Grande sono sicure

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Arpa Piemonte rassicura sulle schiume presenti nelle stazioni di rilevazione di Baia Grande e Grignetto. Le acque restano balneabili, si è trattato di un problema stagionale dovuto alla presenza di alghe

Si potrà svolgere in totale sicurezza “Nuota in Comune” la giornata di nuoto in acque libere prevista per l’8 luglio. Dopo le segnalazioni relative alle schiume biancastre presenti sul Lago Grande, l’Amministrazione comunale interessato gli enti competenti per i dovuti controlli. Il 25 giugno 2018 il personale di Arpa Piemonte si è recato presso il lago Grande di Avigliana dove ha effettuato il campionamento di routine per il controllo della balneazione. «In quell’occasione – spiega il rapporto dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale – erano state notate schiume biancastre nelle stazioni di Grignetto e soprattutto Gran Baia. Fenomeni di formazione di schiuma per ragioni naturali dovute al metabolismo del fitoplancton si erano già verificati in passato sul lago e l’estensione delle schiume era ridotta e limitata alle zone di maggior accumulo delle correnti, per cui non era stato necessario prendere alcuna iniziativa al di la dei campionamenti già previsti».

Nel pomeriggio del giorno 27, Arpa ha ricevuto una segnalazione scritta dall’Ente Parco che informava che il fenomeno si era fortemente esteso nei giorni 26 e 27 ed era occupata “un’estesa porzione della riva settentrionale del lag”o. Nel frattempo Arpa aveva completato le analisi di routine sui campioni prelevati il giorno 25 che avevano fornito i seguenti risultati:

I valori di batteri fecali erano molto bassi (il limite previsto per il divieto di balneazione e di 1000MPN/100 ml per Escherichia coli e 500 per gli enterococchi intestinali) e i cianobatteri non erano presenti. Non c’erano quindi problemi riguardanti parametri previsti per il permesso di balneazione, né evidenze di apporto a lago di materiale di provenienza fognaria.

«Per avere un quadro più completo della situazione – come emerge dal rapporto -, personale di Arpa si è comunque recato sul lago lo stesso pomeriggio del giorno 27 e ha prelevato un campione per la ricerca di tensioattivi presso la stazione di Gran Baia. I risultati preliminari relativi all’analisi di tale campione hanno denotato presenza di tensioattivi non ionici in concentrazione pari a 0,5 mg/l e assenza (in quanto inferiore ai limiti di quantificazione) di altre tipologie di tensioattivi (anionici e cationici). L’azoto ammoniacale risultava inferiore a 0,2 mg/l, il pH pari 8,4. La presenza di un pH leggermente basico nel lago durante la stagione vegetativa è normale e deriva dai processi metabolici del fitoplancton. L’assenza di azoto ammoniacale conferma l’assenza di apporto a lago di materiale fognario».

Arpa spiega inoltre che la presenza di tensioattivi non ionici può essere attribuita sia a origine antropica sia a processi biologici quali per esempio fioriture algali, che possono provocare l’immissione in acqua di vari tipi di sostanze con caratteristiche tensioattive e che possono essere rilevate dalle analisi.

In sintesi, in merito al fenomeno di presenza di schiume nel lago Grande di Avigliana, Arpa Piemonte dà le seguenti indicazioni:
1. Non vi sono evidenze di apporti al lago di materiale di provenienza fognaria che avrebbero determinato un aumento della concentrazione dei batteri fecali.
2. I parametri biologici e chimici rilevati non hanno mostrato valori anomali al di fuori del parametro “tensioattivi non ionici”. Il valore di questo parametro è comunque basso. Data la mancanza di altri inquinanti e plausibile che i tensioattivi possono essere di origine naturale.
3. L’analisi microscopica del fitoplancton ha mostrato che esso era formato quasi esclusivamente da diatomee, un gruppo di alghe che non presenta caratteristiche di tossicità.
4. È quindi presumibile che le schiume presenti nel lago siano di origine naturale, probabilmente legate al metabolismo algale.
5. Poiché tutti parametri previsti dalla normativa per la balneazione presentano valori ampiamente inferiori ai limiti di legge non sussiste alcun obbligo di divieto per l’attività balneare. Tuttavia il Comune in quanto autorità competente può in ogni caso prevedere limitazioni specifiche se ritiene che siano necessarie per la tutela della salute pubblica.

È prevedibile che il fenomeno regredisca in maniera autonoma ma non è possibile prevedere i tempi. In conclusione, Arpa Piemonte resta a disposizione per ulteriori controlli qualora la situazione dovesse perdurare dovessero insorgere delle modifiche rilevanti alla situazione. Nel frattempo il controllo della balneazione continuerà secondo il calendario già previsto.

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