La cipolla bionda piatta di Drubiaglio si è gemellata con la cipolla bionda di Cureggio e Fontaneto in provincia di Novara, entrambe Deco e presidi Slow food
Avigliana, 20 settembre 2024 – In occasione della Fiera della cipolla organizzata dalla Pro loco di Fontaneto d’Agogna e dalla Pro Loco Cureggio in provincia di Novara, sabato 14 settembre scorso è avvenuto il gemellaggio della cipolla bionda di Cureggio e Fontaneto con la cipolla bionda piatta di Drubiaglio. Per l’occasione era presente l’assessore all’Agricoltura e foreste Andrea Remoto. Anche la Cipolla bionda di Fontaneto ha infatti ottenuto la Denominazione comunale d’origine ed è presidio Slow food da 12 anni, proprio come la nostra cipolla bionda piatta di Drubiaglio che ha invece ottenuto il presidio nel 2022 grazie a nove produttori di Avigliana, rappresentati a Fontaneto da Fabio Porcari.
«Il gemellaggio è stato – spiega Andrea Remoto, assessore all’Agricoltura e foreste – un importante momento di confronto e arricchimento per la nostra realtà e per il nostro prodotto di eccellenza. Sia i produttori che i referenti di Slow Food stanno credendo molto in questo progetto, ed è intenzione di questa Amministrazione continuare a sostenerli e supportarli affinché la Cipolla bionda piatta di Drubiaglio possa continuare a crescere e ampliarsi. Come Amministrazione abbiamo invitato i sindaci di Fontaneto d’agogna e Cureggio, nonché i produttori locali, a partecipare alla prima edizione della nostra fiera “La bionda in tavola” il prossimo 29 settembre».
La cipolla tradizionale della pianura di Cureggio e Fontaneto è di colore biondo dorato, larga fino a 8 cm, di peso compreso tra 150 e i 400 grammi e con un caratteristico appiattimento orizzontale. Sua caratteristica fondamentale però è l’estrema dolcezza che si mantiene anche per lunghi mesi dopo la raccolta. La cipolla ha un ciclo colturale molto lungo. La semina avviene in vivaio a febbraio, il trapianto a maggio e la raccolta da agosto in poi; una volta raccolta e asciugata al sole, si può conservare fino alla primavera successiva.
La cipolla bionda piatta di Drubiaglio ha un diametro di 7-10 cm, la forma del bulbo (piatta e tondeggiante), il colore (con la tunica esterna biondo dorato o giallo paglierino e l’interno bianco) e si distingue per la sua dolcezza e la digeribilità. Si mangia fresca oppure si conserva per l’autunno e l’inverno. Alla fine di maggio, quando non è ancora matura, si possono raccogliere i cipollotti (siulot, in dialetto) e gustarli crudi, in insalata o in pinzimonio. Il territorio aviglianese è deputato anche alla coltura delle piantine di cipolla (le “siulette”): sono tanti i coltivatori hobbisti della Val di Susa e della Val Sangone che acquistano le piantine per trapiantarle nei propri orti famigliari. A Drubiaglio, e nella vicina borgata Grangia, si coltiva ancora con tecniche tramandate da generazioni, a partire dalla produzione del seme, fatta dai contadini dopo un’attenta selezione degli esemplari migliori. La tradizione prevede l’interramento dei semi nel giorno dedicato a Santa Caterina d’Alessandria (25 novembre) e il trapianto delle piantine tra la fine di aprile e i primi giorni di maggio. La cipolla bionda piatta di Drubiaglio è ottima ripiena (siule pien-e), nella tradizionale zuppa di cipolla, come condimento per gli gnocchi o semplicemente gustata cruda, in insalata.