Il Valsusa Filmfest ripropone il 12 aprile anche ad Avigliana, al teatro Fassino, il docufilm proiettato a Bardonecchia in occasione dell’incontro con Reinhold Messner
Sarà proiettato anche al teatro Fassino martedì 12 aprile 2022 alle 20,30 il docufilm “Fratelli si diventa. Omaggio a Walter Bonatti l’uomo del Monte Bianco”, con la regia di Alessandro Filippini e Fredo Valla (durata 58 minuti). Dopo i saluti del sindaco di Avigliana Andrea Archinà, in sala Alessandro Filippini introdurrà il film dialogando con Luca Mercalli. Sarà presente anche Nino Boeti presidente provinciale Anpi, che premierà le “Donne forti” allevatrici della Valle di Susa. L’incontro del Valsusa Filmfest in collaborazione con Anpi è patrocinato da Comune di Avigliana e Unione Montana Valle Susa.
Nel docufilm il ritratto di Walter Bonatti, leggenda dell’alpinismo mondiale, è delineato da Reinhold Messner, che ne ha raccolto il testimone sulle montagne più alte della Terra, grazie ai colloqui registrati durante i loro incontri. In essi vengono anche ricordate alcune delle più importanti imprese di Bonatti – dalle solitarie alla nord del Cervino e al Petit Dru, alla via aperta con Ghigo al Gran Capucin, da quelle sul Grand Pilier d’Angle al drammatico tentativo al Pilone Centrale del Freney. Senza dimenticare, ovviamente, le vicende del K2 e la spedizione al Gasherbrum IV, testimoniate dalle immagini dei film “Italia K2” di Marcello Baldi e “G-IV. Montagna di luce” di Renato Cepparo, rese disponibili dalla Cineteca del Cai.
Bonatti e Messner si sono incontrati per la prima volta solamente nel 2004, ma subito fra di loro è nata una fraterna amicizia, che ben è testimoniata dalle immagini che li vedono a casa di Riccardo Cassin, per festeggiarne i 100 anni, o nella casa di Dubino che Bonatti insieme a Rossana Podestà aveva scelto come nido del loro grande amore.
«Io e Walter ci siamo incontrati emozionalmente già negli anni ’70, poi però siamo entrati in contrasto per colpa di qualcosa che non era nelle nostre teste, ma di altri. Poi ci siamo riuniti – spiega Messner – perché gli alpinisti hanno lo stesso sentimento per la montagna, la stessa sensibilità».
L’ingresso è gratuito, l’entrata è fino a esaurimento posti.