La cerimonia in occasione della Giornata dell'Unità nazionale e delle forze armate 2022 al Monumento ai Caduti di Avigliana - foto per gentile concessione di Giuseppe Maritano
La cerimonia in occasione della Giornata dell'Unità nazionale e delle forze armate 2022 al Monumento ai Caduti di Avigliana - foto per gentile concessione di Giuseppe Maritano

Giorno dell’Unità nazionale 2022

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Ad Avigliana il Giorno dell’Unità nazionale del 4 novembre, in occasione del 104esimo anniversario di Vittorio Veneto, nel ricordo dei caduti di tutte le guerre, è stato celebrato domenica 30 ottobre 2022 

La cerimonia in occasione della Giornata dell'Unità nazionale e delle forze armate 2022 al Monumento ai Caduti di Avigliana - foto per gentile concessione di Giuseppe Maritano
La cerimonia in occasione della Giornata dell’Unità nazionale e delle forze armate 2022 al Monumento ai Caduti di Avigliana – foto per gentile concessione di Giuseppe Maritano

La Città di Avigliana insieme all’Associazione nazionale Carabinieri sezione di Avigliana, all’Associazione nazionale Alpini gruppo di Avigliana, domenica 30 ottobre 2022 ha celebrato il 104esimo anniversario di Vittorio Veneto e il Giorno dell’Unità nazionale nel ricordo dei caduti di tutte le guerre.

Un estratto del discorso del sindaco di Avigliana Andrea Archinà
Andrea Archinà, sindaco di Avigliana. Deleghe: Legale e Riforme statutarie, Protezione Civile, Bilancio e Tributi, Politiche Culturali, Beni Archeologici, Turismo
Andrea Archinà, sindaco di Avigliana

«La nostra memoria oggi rievoca anche la fine della Prima Guerra Mondiale. Il 4 novembre 1918, l’armistizio di Villa Giusti, siglato il giorno prima da Italia e Austria-Ungheria, poneva fine alle ostilità fra i due Paesi. Una settimana dopo, la Prima Guerra Mondiale era finita. Evento cardine della modernità novecentesca, la Grande guerra gettava le basi per un equilibrio fragile, destinato a sfociare in un altro e ancora più sanguinoso conflitto. A un secolo di distanza, che cosa rimane di quella terribile esperienza? La domanda sorge spontanea: siamo stati davvero capaci di elaborare il trauma, o stiamo nuovamente cadendo preda di pulsioni revansciste, militariste e xenofobe?

La cerimonia in occasione della Giornata dell'Unità nazionale e delle forze armate 2022 al Monumento ai Caduti di Avigliana - foto per gentile concessione di Giuseppe Maritano

Non è necessaria una nuova marcia su Roma, un regime autoritario, una legge che legittimi in maniera eclatante la censura o un’altra che mandi al confino o in galera chi non è conforme ai valori di un determinato gruppo per rintracciare nei nostri giorni chiare avvisaglie di recuperi (e rigurgiti) fascisti di maggiore o minore entità. Si tratta, per esempio, del rafforzarsi di una mentalità primitivista e retrograda che esprime odio per tutto ciò che è estraneo alle “radici” e catalogabile come debole. Si tratta anche di semplificazione e alterazione malintenzionata della realtà e dei dati a suo sostegno. Il fascismo è l’espressione della prevaricazione dei più forti a scapito dei più deboli.
Diventa dunque certamente difficile non individuare una certa similitudine tra quanto avvenuto durante e soprattutto dopo la prima guerra mondiale e quanto da noi vissuto durante la pandemia e le conseguenze che ne sono derivate. Momenti così tragici non possono essere superati se non con politiche attente in grado di elaborare una così profonda ferita risolvendo le criticità che da essa sono scaturite.
Per questo oggi siamo nuovamente sollecitati ad affermare con forza il nostro rifiuto della violenza, della guerra e a percorrere con tutto il nostro impegno la via del dialogo.
Purtroppo il nostro tempo continua a proporci nuovi scenari di conflitto nel mondo, interrogando le nostre coscienze e chiamandoci ad agire, perché la responsabilità di testimoniare l’alto ideale della pace è attribuita a ciascuno di noi.
Continua a incombere su tutti noi in queste settimane l’atmosfera agghiacciante della guerra tornata nella nostra Europa, vicino a noi, con tutto il suo carico di morte, distruzione, crudeltà, terrore. Una follia senza fine. Come ha detto il nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “la pace è urgente e necessaria. La via per ricostruirla passa da un ristabilimento della verità, del diritto internazionale, della libertà del popolo ucraino”.
Oggi, dunque, la sfida è quella di conciliare quanto espresso dall’Art. 11 della Nostra Costituzione che parla di ripudio della guerra come strumento di offesa con la necessità di contrastare i soprusi, le violenze, gli stermini che ancora occupano il Mondo e non si limitano certamente solo al conflitto Russo-Ucraino.

La cerimonia in occasione della Giornata dell'Unità nazionale e delle forze armate 2022 al Monumento ai Caduti di Avigliana - foto per gentile concessione di Giuseppe Maritano

È quanto sono chiamati a fare, anche ora, i nostri connazionali che prestano la loro opera di solidarietà e di pacificazione nei vari Paesi devastati dalle guerre.
Oggi, giornata di celebrazione delle Forze Armate, vogliamo ricordare loro, le loro famiglie e tutti i caduti delle recenti guerre. Guerre non solo di paesi più o meno lontani, guerre quotidiane combattute anche nel nostro Paese, nelle nostre periferie, tentando di sconfiggere la criminalità organizzata, il traffico di stupefacenti, peggio ancora quello degli essere umani, il bullismo o l’evasione fiscale, ma anche garantendo semplicemente l’ordine pubblico. Vere e proprie piaghe del nostro tempo che impediscono lo sviluppo una società più equa e più giusta. E qui permettetemi un riferimento soprattutto ai tanti nostri giovani che non conoscono la nostra Storia e non possono fare propri gli ideali che la permeavano. Sta a noi, istituzioni e famiglie, farci carico della responsabilità educativa che deve necessariamente trasmettere i valori cardine della convivenza civica come il rispetto per gli altri».

PROGRAMMA

ore 9,45 – Ritrovo davanti alla chiesa di San Giovanni

ore 10,00 – Celebrazione della messa in suffragio dei Caduti

ore 10,45 – Corteo al Monumento ai Caduti

ore 11,00 – Alzabandiera e posa corona al monumento ai Caduti. Orazioni ufficiali.

La festa
Il 4 novembre ricorre il Giorno dell’Unità nazionale e la festa delle Forze armate italiane. In questo giorno si ricorda la data dell’entrata in vigore dell’armistizio di Villa Giusti, firmato il 3 novembre del 1918 ed entrato in vigore il giorno dopo, e la resa dell’impero Austroungarico alle armi italiane. È anche il giorno in cui il milite ignoto venne sepolto solennemente all’altare della Patria a Roma nel 1921, a ricordo perenne di tutti i caduti nella Prima Guerra Mondiale.

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