Politiche attive per l’infanzia

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In arrivo 480mila euro del Pnrr destinati ad ampliare il nido di Drubiaglio: salgono così a oltre 7,5 milioni i fondi intercettati da Avigliana. Inoltre attraverso il Fondo di solidarietà comunale ci saranno nuovi posti all’asilo. E più attenzione verso la fascia 0-3 grazie al progetto “Nidi di comunità” che ha vinto il bando “Comincio da zero”

Avigliana, 8 novembre 2022 – Nel mese di dicembre 2021 il Comune di Avigliana ha partecipato al bando del Pnrr per potenziare l’offerta dei servizi di istruzione nell’ambito del Piano per asili nido e scuole dell’infanzia e servizi di educazione e cura per la prima infanzia. Il bando è stato finanziato per 480mila euro destinati all’ampliamento dell’asilo nido Alice di Drubiaglio, che potrà così aumentare il servizio ampliando gli spazi esistenti. «Registriamo con soddisfazione – Andrea Remoto, assessore ai Lavori pubblici – l’ottenimento di questo importante finanziamento che ci ha visto pronti a raccogliere questa opportunità fornita dal Pnrr, attraverso la disponibilità di proposte progettuali predisposte dai nostri uffici comunali su indicazione dell’Amministrazione. Il contributo, che si aggiunge agli oltre sette milioni e mezzo di fondi Pnrr già intercettati e in corso di cantierizzazione, ci consente di poter raddoppiare gli spazi dell’asilo nido, permettendoci così di ampliare il servizio ai cittadini non solo aviglianesi, ma dell’intera Valle di Susa».
Anche dal punto di vista delle iscrizioni, grazie all’arrivo di un articolato sistema di fondi straordinari per incentivare l’utilizzo degli asili nido, si aprono i presupposti per un’eventuale seconda classe che consentirà di raddoppiare gli spazi del nido.

Infatti i Comuni ricevono finanziamenti dallo Stato, che versa una parte dell’Imu di tutta Italia nel Fondo di solidarietà comunale, attivato per equilibrare i livelli delle entrate dei Comuni. Da un paio di anni inoltre lo Stato ha deciso di incrementare i fondi a favore dei Comuni sul potenziamento dei servizi sociali e per favorire il raggiungimento dei livelli essenziali delle prestazioni. I servizi dovranno quindi raggiungere almeno un terzo della “popolazione target”, cioè, nel caso degli asili nido, almeno un bambino su tre che abbia compiuto dai 3 ai 36 mesi. Da quest’anno si sono poi aggiunte due voci sul trasporto scolastico dei disabili e sugli asili nido, con ha una dotazione – a livello nazionale – di 120milioni di euro destinati a crescere dal 2022 fino al 2027 fino a 1 miliardo e 120 milioni di euro per tutta Italia.
Nel caso di Avigliana ci sono quindi circa 200 bambini iscritti all’anagrafe nella fascia 3-36 mesi e, a partire da quest’anno, ci saranno dunque più posti a disposizione negli asili nido del territorio, in gestione associata con altri Comuni. L’Unione montana ha oggi circa 70 utenti negli asili nido di Avigliana, Sant’Antonino di Susa e Susa e la copertura dei posti potrà così crescere nel rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni. I Comuni stanno studiando soluzioni per andare incontro alle esigenze delle famiglie con bambini piccoli. I fondi saranno resi disponibili entro la fine del 2022.

Nidi di comunità, Avigliana vince il bando
Il Comune di Avigliana ha vinto il bando “Comincio da zero”, promosso nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile con il progetto Nidi di comunità insieme a Rete italiana di Cultura popolare e alla fondazione Con i bambini. A livello nazionale i progetti del bando saranno sostenuti con oltre 27,9 milioni di euro. L’obiettivo è incrementare l’offerta di servizi educativi e di cura per la prima infanzia, con particolare riferimento alla fascia 0-3 anni.

«A fine estate – spiega l’assessora all’Istruzione Paola Babbini – abbiamo avuto l’esito della partecipazione al bando Comincio da Zero della fondazione Con i bambini, con il progetto Nidi di comunità che coinvolge le nostre scuole d’infanzia Don Campagna, Rodari e Airone. Proprio dalla scorsa settimana è iniziato il lavoro di coprogettazione degli interventi previsti. L’Ente capofila è Rete italiana di Cultura popolare con cui collaboriamo anche su altri fronti. La progettazione prevede, a partire dall’esperienza del progetto Orti didattici attivi nei plessi delle scuole d’Infanzia, un’alleanza scuola-territorio per la creazione di agri-nidi. L’obiettivo è ampliare e potenziare i servizi per l’infanzia, in particolare se proveniente da contesti fragili, coinvolgendo anche la società civile e le famiglie, sperimentando nuovi modelli di welfare di comunità».

«In Piemonte – aggiunge Antonio Damasco di Rete italiana di Cultura popolare – il progetto si realizzerà nei Comuni di Avigliana, Moncalieri e Piobesi Torinese. Ad Avigliana l’obiettivo è quello di costruire insieme a questi tre plessi un percorso di avvicinamento ai bambini, ampliare le ore di apertura dei nidi, garantendo l’accesso pomeridiano non soltanto ai bambini, ma anche alle famiglie, attraverso l’attivazione di servizi di sostegno alla genitorialita, provare a dare chanche diverse per migliorare l’ambiente intorno alla scuola. Partiremo dal prenderci cura di alcuni beni comuni insieme alle scuole, che diventano presidi culturali e sociali. Anche con servizi innovativi di presa in carico dei nuclei familiari indigenti, beneficiari del Reddito di cittadinanza e stranieri, accompagnamento personalizzato per madri lavoranti, empowerment genitoriale».

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