A 98 anni è scomparso Elio Pereno, nella giornata del 28 agosto si sono svolti i funerali nella chiesa di San Giovanni
Avigliana, 29 agosto 2024 – Elio Pereno è stato un testimone della Resistenza in Valle di Susa: durante la guerra di Liberazione fu infatti partigiano della 41esima Brigata Garibaldi “Carlo Carli” con il nome di battaglia Yoyo. Nato ad Avigliana l’8 maggio 1926, si è spento a 98 anni il 27 agosto 2024. Nella giornata di ieri 28 agosto si sono svolti i funerali nella chiesa di San Giovanni, alla presenza delle autorità locali, delle Anpi di zona e del Gruppo Alpini di Avigliana. La biblioteca di Avigliana gli ha dedicato lo Spazio della memoria del territorio. «Lo ringraziamo – è il messaggio della sede dell’Anpi Avigliana – per essere stato durante tutta la sua vita testimone della Resistenza soprattutto con i giovani e nelle scuole. Lo ringraziamo per la gentilezza e la disponibilità, per l’apertura verso le nuove generazioni e per la sua comprensione profonda del mondo. Lo ringraziamo per la sua voce e i suoi canti, per quel “Partigiano di Valle Susa” che è diventato l’inno degli antifascisti valsusini».
Carissimo Elio,
trovare le parole per salutare per un’ultima volta una persona cara è sempre assai difficile, specie se, come nel Tuo caso, per decenni ha rappresentato un punto di riferimento insostituibile per tutta la sua comunità.
Anche per questo tutti noi temevamo il momento di oggi. Io in primis. Forse mi ero illuso, specie dopo ognuno dei nostri ultimi incontri, che con i Tuoi lucidi racconti, le tue ancora vigorose strette di mano e i tuoi ampi sorrisi avessi trovato il modo di beffare il tempo. Quello stesso tempo che, inclemente, ci ha portato via uno dopo l’altro i tuoi compagni partigiani, autentici testimoni di un periodo storico, che oggigiorno in troppi hanno la tentazione di dimenticare o peggio ancora di revisionare.
Un periodo storico di cui Tu sei stato protagonista, in quella 41esima brigata Garibaldi, intitolata a Carlo Carli, che, come Tu stesso ci tenevi a ricordare, si è formalmente costituita ben dopo la Tua coraggiosa scelta di salire in montagna.
Ma il Tuo essere partigiano è andato ben aldilà delle circostanze difficili di quel periodo. Dunque, non mi resta che dirti ancora una volta grazie.
Grazie per tutti i 25 aprile in cui non hai mancato con la Tua presenza, e in un modo o nell’altro anche con la Tua assenza quando è stata inevitabile, di essere testimone energico dei sani valori in cui hai sempre creduto.
Grazie per quelle 12 canzoni che hai ricordato e inciso con l’aiuto di Angelo, per averle sottratte all’oblio e, anzi, averle fatte ormai entrare in modo irrinunciabile nel repertorio delle nostre commemorazioni.
Grazie per ver instillato in ciascuno dei giovani studenti che hai incontrato in questi decenni, me compreso, il seme della giustiza e della libertà e di aver costruito con loro quei sogni che Tu forse all’epoca non avevi, ma di cui sei riuscito ad essere un bravo interprete.
Grazie per l’acutezza con cui hai sempre saputo guardare alla contemporaneità, sapendo trovare punti di contatto con il Tuo vissuto e adattandolo di volta in volta a quel diverso uditorio che con sempre tanta attenzione ascoltava le Tue parole.
Tutto questo Ti ha reso un testimone straordinario di quell’intergenerazionalità che soprattutto noi istituzioni dovremmo riuscire a coltivare, perché è proprio vero che laddove non c’è memoria veritiera del nostro passato, non può esservi neppure un futuro radioso.
La nostra città e la nostra Valle di Susa hanno un debito nei Tuoi confronti. Starà a tutti noi d’ora in avanti saperlo onorare e non certo perché ciò sia vissuto come un obbligo, ma perché sia un sentimento di riconoscenza che sorge spontaneo dal cuore.
A Te, da oggi in poi, la meritata libertà di tornare a cantare là su quelle cime nevose insieme ai Tuoi compagni che mai hanno avuto il minimo dubbio su quale fosse la parte giusta dalla quale stare.
Ciao Elio Ti vorremo sempre bene.
L’intervista a Elio Pereno a cura del Consiglio regionale del Piemonte