Territorio

Protezione civile: tecnologie innovative ad Avigliana

In un’area accanto alla Dora si è svolta un’esercitazione che ha messo in campo droni, rilevatori Gps e sistemi per comunicare da utilizzare in caso di alluvioni 

Si è tenuta martedì 25 gennaio l’esercitazione Pilot organizzata dal settore di Protezione civile della Regione Piemonte con l’obiettivo di testare tecnologie innovative e di ricerca applicata, utili al miglioramento della risposta organizzata del sistema sul tema dei rischi naturali. L’esercitazione ha avuto come principale scenario operativo il territorio di Avigliana (Torino), già interessato da eventi alluvionali del recente passato (ottobre 2000, in particolare). In prossimità di un’ansa del fiume Dora Riparia sono stati condotti test sperimentali su strumenti sviluppati nell’ambito di progetti di ricerca avanzata da alcuni dei principali centri e aziende private che operano nel settore tecnologico nazionale e internazionale. Oltre al sito di Avigliana sono state coinvolte altre 8 aree del Piemonte, dalle quali si è testata la capacità di rapido ed efficace scambio informativo con la Sala operativa regionale grazie all’utilizzo di uno strumento di messaggistica rapida – un chatbot – capace di trasmettere e ricevere in tempo reale i documenti multimediali (immagini, video, audio) acquisiti sul posto dagli operatori del soccorso direttamente ai centri di comando e ottenere così un quadro di maggior dettaglio sulla situazione in atto, nell’ottica di orientare la risposta operativa tempestivamente dove maggiori sono le criticità segnalate.

«Ospitiamo volentieri sul nostro territorio iniziative di questo tipo – afferma l’assessore ai Lavori pubblici Andrea Remoto – che consentono di testare nuove tecnologie e strumenti all’avanguardia da impiegarsi nelle attività svolte dal sistema di Protezione civile, permettendo così di far conoscere anche alla nostra realtà territoriale i sistemi e le strategie che possono essere messe in campo per la salvaguardia della popolazione e dei territori. L’esercitazione inoltre è stata un’occasione per avviare un confronto con le realtà sovracomunali che potrà essere di utilità per gli sviluppi futuri delle politiche sulla Protezione civile messe in campo dalla nostra Amministrazione comunale».

L’iniziativa rientra nell’ambito di Faster, un progetto che definisce a livello europeo una collaborazione tra enti di ricerca applicata e sistemi di Protezione civile. Si definiscono così nuovi strumenti tecnologici che possano agevolare l’intervento in emergenza degli operatori del soccorso sul terreno, migliorando la consapevolezza e la percezione della situazione di emergenza in atto nei centri di comando e sale operative attivate. Il programma Pilot prevede la sperimentazione e l’uso di tecnologie tra le quali uno strumento di geolocalizzazione dei soccorritori sul terreno e di messaggistica rapida, a supporto delle attività di sorveglianza e soccorso.

Sono inoltre utilizzati droni per il sorvolo delle aree dello scenario emergenziale, con immediata trasmissione in tempo reale delle immagini acquisite ai centri di comando e sale operative di protezione civile attivate sul territorio. Applicativi capaci di rilievi 2D e 3D, sono installati a bordo dei droni per mappature di grande precisione sulle aree colpite da danni conseguenti ad eventi naturali ed antropici. Un modulo social permette inoltre tramite sistemi di intelligenza artificiale di catalogare e mappare informazioni distribuite via Twitter. All’esercitazione hanno partecipato circa 120 operatori del soccorso, volontari appartenenti al Coordinamento regionale del Volontariato, al Corpo regionale Aib, all’Associazione nazionale Carabinieri e alla Croce Rossa. Erano presenti anche alcuni dei partner tecnici del progetto (Links Foundation, Eng, Certh, Inov), nonché tecnici del Csi-Piemonte, di Arpa Piemonte e dei settori Geologico e Protezione civile della Regione Piemonte. Tutti i partner internazionali del progetto si sono collegati in modalità “da remoto” e in videoconferenza e hanno supportato le attività di test che sono state condotte.

L’assessore ai Lavori pubblici Andrea Remoto insieme agli operatori della Protezione civile della Regione Piemonte
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