Oggi 4 aprile ricorre il 50esimo anniversario dalla morte, in seguito a un attentato, di Martin Luther King Jr. (Atlanta, 15 gennaio 1929 – Memphis, 4 aprile 1968). Fu pastore protestante, attivista politico statunitense, leader dei diritti civili e Premio Nobel per la Pace
Agli inizi degli Anni 2000 l’Amministrazione comunale di Avigliana guidata dal sindaco Remo Castagneri ha ritenuto di intitolare a Martin Luther King una via cittadina (nella zona industriale Sud ai confini con Ferriera di Buttigliera Alta, la strada che conduce all’Azimut, alla barriera reattiva permeabile e al centro per la frantumazione e recupero di materiale inerte).
A 50 anni dalla morte, avvenuta in un attentato a Memphis il 4 aprile 1968, anche l’Amministrazione comunale in carica vuole ricordare questo grande leader che ha predicato l’ottimismo creativo dell’amore e della resistenza non violenta con dieci sue frasi ricavate dai suoi scritti e dai suoi discorsi che, qualora fossero applicate, consentirebbero sicuramente di vivere in un mondo migliore.
Le frasi
- Abbiamo imparato a volare come gli uccelli, a nuotare come i pesci, ma non abbiamo ancora imparato la semplice arte di vivere insieme come fratelli
- Le nostre vite cominciano a finire il giorno in cui stiamo zitti di fronte alle cose che contano
- Non ho paura della cattiveria dei malvagi ma del silenzio degli onesti
- In questa generazione ci pentiremo non soltanto per le parole e per le azioni delle persone cattive, ma per lo spaventoso silenzio delle persone buone
- Anche se avrò aiutato una sola persona a sperare non avrò vissuto invano
- Se un uomo non ha ancora scoperto qualcosa per cui morire non ha ancora iniziato a vivere
- La domanda più insistente e urgente della tua vita è: “Che cosa stai facendo per gli altri?”
- “Se un uomo viene chiamato a fare lo spazzino, dovrebbe spazzare le strade come Michelangelo dipingeva, o come Beethoven componeva, o Shakespeare scriveva poesie. Dovrebbe spazzare le strade così bene che tutti gli ospiti del cielo e della terra si fermerebbero a dire che qui ha vissuto un grande spazzino che faceva bene il suo lavoro
- La vigliaccheria chiede: è sicuro?
L’opportunità chiede: è conveniente?
La vanagloria chiede: è popolare?
Ma la coscienza chiede: è giusto?
Arriva il momento in cui si deve prendere una posizione che non è né sicura, né conveniente, né popolare ma la si deve prendere perché la propria coscienza ci dice che è giusta - E anche se dovrete affrontare le difficoltà di oggi e di domani, io ho ancora un sogno. […] Io ho un sogno, che i miei quattro bambini vivranno un giorno in una nazione nella quale non saranno giudicati per il colore della loro pelle, ma per il loro carattere.