Uno strumento aggiornato alle ultime normative, per fronteggiare le calamità e le situazioni di crisi sul territorio
«Si tratta della conclusione – dichiara il sindaco di Avigliana Andrea Archinà – di un processo iniziato già con il mandato della precedente Amministrazione, a sottolineare che dotarsi di un Piano di protezione civile rinnovato è un processo estremamente complesso che richiede molto tempo ed energie, ma è indispensabile per mettere in sicurezza la popolazione e un territorio esposto a notevoli criticità. C’è stato anche un dibattito all’interno del Consiglio comunale con diverse sollecitazioni da parte del Gruppo Movimento 5 Stelle e ora si chiude la prima parte di adozione formale. Si dovranno quindi tenere le attività più pratiche per metterlo concretamente in funzione. Compatibilmente con l’emergenza avvieremo questa ulteriore fase nei prossimi mesi».
«In questi mesi – afferma l’assessore ai Lavori pubblici Andrea Remoto – l’intera macchina comunale ha lavorato costantemente al fianco della professionista incaricata per arrivare a produrre il nuovo Piano di protezione civile, strumento indispensabile per affrontare le calamità e le emergenze che potrebbero verificarsi nel territorio comunale. È un provvedimento importante e fondamentale che si propone di prevenire e limitare il più possibile i rischi per i cittadini nel caso di eventi emergenziali, in particolare per quanto riguarda i rischi di inondazioni e quelli legati agli eventi meteorologici estremi. La novità di questo Piano è rappresentata dalla possibilità di poterlo costantemente aggiornare e implementare in modo da renderlo sempre più efficace. Siamo dunque soddisfatti del percorso svolto finora, sebbene questo traguardo sia un punto di partenza per la futura attività di formazione e informazione nei confronti dei tecnici e operatori del settore nonché della popolazione, vero obiettivo da perseguire per una prevenzione consapevole».
La struttura del Piano
Il piano è composto da 150 pagine di relazione, 11 tavole, 10 tabelle Excel, censimenti di ponti e sottopassi, un elenco di nominativi che compongono l’Unità di crisi attivata in caso di emergenza (sindaco, dipendenti comunali, referenti delle associazioni di volontariato) e il tavolo più allargato costituito dal comitato di Protezione civile (sindaco, componenti di tutte le associazioni di volontariato sul territorio, forze dell’ordine). Si articola in tre parti fondamentali: una parte generale che raccoglie tutte le informazioni sulle caratteristiche e sulla struttura del territorio; le linee guida della pianificazione che stabiliscono gli obiettivi di Protezione civile e le competenze dei vari operatori; infine il modello d’intervento che assegna le responsabilità decisionali ai vari livelli di comando e controllo, utilizza le risorse in maniera razionale, definisce un sistema di comunicazione di crisi rivolto ai cittadini.
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